Roma, 8 lug – E’ uno strato galleggiante enorme che va dall’Africa occidentale al Golfo del Messico. Le osservazioni via satellite – secondo quanto riferisce la BBC – hanno rivelato un’enorme riproduzione di alghe che, secondo scienziati Usa, potrebbe rappresentare la normalità, non l’eccezione, d’ora in poi. Come cause di questa enorme fioritura sono solitamente additati la deforestazione e l’utilizzo smodato dei fertilizzanti. “La chimica dell’oceano deve essere cambiata perché la fioritura andasse così fuori controllo”, ha spiegato Chuanmin Hu dell’Univerità di South Florida nello studio che riporta questa notizia pubblicato su Science.
A giugno dell’anno scorso, la Grande Cintura dei Sargassi atlantica, come la chiamano gli scienziati, misurava 8.850 km per 20 milioni di tonnellate di biomassa. Le alghe possono avere un ruolo positivo, facendo da rifugio ad animali marini. Tuttavia una loro eccessiva presenza rischia di danneggiare i coralli e altre piante marine. Oltre a influenzare negativamente le economie dei paesi costieri: quando arrivano sulle spiagge emettono un caratteristico odore di uovo marcio. Quest’anno circa 1.000 km di spiagge messicane hanno subito danni.