Roma, 5 lug. – Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha visitato il Business Control Center (BCC) di Poste italiane, ovvero il cuore tecnologico nel quale vengono controllati i processi di business dell’azienda, secondo un modello integrato di erogazione dei servizi operativo 24 ore su 24. Tutela dei clienti e dei dipendenti, contrasto a frodi e crimine informatico sono le parole chiave di questa eccellenza italiana.
Alla visita erano presenti i vertici di Poste italiane, la Presidente Maria Bianca Farina, l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, il vice Direttore Generale e Responsabile Corporate Affairs Giuseppe Lasco e le prime linee aziendali.
La visita di Gabrielli si è incentrata in particolare sulle attività svolte dal CERT (Computer Emergency Response Team) e dall’FPC (Fraud Prevention Center).
Il CERT è stato costituito nel 2013 a valle della definizione della “Strategia UE per la Cyber Security”, e testimonia l’eccellenza raggiunta da Poste Italiane nel tema della sicurezza informatica.
Il centro ha il compito di prevenire rischi informatici e cybercrime tramite le attività di Brand Protection, Information Sharing, Data Breach e Cyber Threat Intelligence.
Certificato ISO 27001:2013 con BSI – British Standards Institution e accreditato Enisa, FIRST e Trusted Introducer, il CERT si colloca all’interno di una rete nazionale e internazionale di strutture similari con cui dialoga quotidianamente per condividere informazioni, indicatori di compromissione e modelli di attacco in generale, in collaborazione con la Polizia Postale.
L’FPC (Fraud Prevention Center) è invece il punto di riferimento operativo e funzionale delle strutture aziendali per le segnalazioni di eventi fraudolenti, o sospetti tali, a seguito delle quali vengono condotte specifiche attività di indagine, analisi e verifica. La struttura assicura inoltre un costante presidio anti-frode, mediante lo svolgimento delle attività di prevenzione e contrasto delle frodi sui canali fisici e digitali. Attraverso un’efficace piattaforma anti-phishing identifica i siti clone di Poste Italiane nel mondo e avvia le azioni necessarie per la tempestiva chiusura del sito fraudolento.