Roma, 5 lug – Greenpeace ha riattivato “Plastic Radar”, il servizio per segnalare via Whatsapp la presenza di rifiuti in plastica che inquinano spiagge, mari e fondali e che, a partire dall’edizione di quest’anno, include anche l’inquinamento da plastica nei nostri fiumi e laghi.
L’iniziativa, che è stata lanciata l’anno scorso, ha avuto un enorme successo: sono arrivate oltre 6.800 segnalazioni che hanno aiutato a far luce sui rifiuti in plastica più presenti nei nostri mari. Si trattava soprattutto di prodotti di plastica monouso, in primis bottiglie di plastica. Molte aziende, infatti, continuano a immettere sul mercato enormi quantitativi di plastica usa e getta, senza però assumersi alcuna responsabilità circa il corretto riciclo e recupero dei materiali.
“Se vogliamo veramente fermare l’inquinamento da plastica nei nostri mari è quindi necessario che tali aziende – è l’appello di Greenpeace – avviino immediatamente programmi per ridurre drasticamente il ricorso all’utilizzo di imballaggi e contenitori in plastica usa e getta”.
La partecipazione al servizio Plastic Radar è facilissima: qualora si trovasse un rifiuto in plastica, basterà infatti inviare, tramite l’applicazione Whatsapp, una foto del rifiuto in oggetto al numero Greenpeace +39 342 3711267. Perché la segnalazione vada a buon fine, bisogna inviare una foto in cui tale rifiuto sia facilmente riconoscibile, il brand dell’azienda produttrice sia visibile e, possibilmente, inoltrare anche le coordinate geografiche del luogo in cui il rifiuto è stato ritrovato.