Roma, 16 lug – Percorsi personalizzati per sostenere i giovani con disabilità nel delicato passaggio dalla scuola al lavoro: via libera dalla Giunta regionale alla programmazione pluriennale di un pacchetto di interventi finanziati annualmente con 2,5 milioni di euro del Fondo sociale europeo. Già approvati i progetti da realizzare nell’anno formativo 2019/2020.
Destinatari dei progetti individuali di accompagnamento su cui la Regione ha deciso di investire sono 1.000 giovani con disabilità certificata (quella prevista dalla legge nazionale 104 del 92), in particolare 760 studenti che frequentano gli ultimi anni del proprio percorso formativo ed educativo e 240 giovani che lo hanno da poco terminato. Nel primo caso ad individuare gli alunni sono le oltre 100 istituzioni scolastiche che hanno aderito all’iniziativa: sono previsti percorsi di orientamento e rafforzamento dell’autonomia individuale, anche fruibili in modo singolo, personalizzato e flessibile. I ragazzi che, invece, hanno già concluso gli studi saranno individuati dai Servizi socio-sanitari cui sono in carico, e per loro si realizzeranno interventi e percorsi formativi a carattere orientativo, per potenziarne l’autonomia, valorizzarne le competenze e le capacità possedute e aiutarli ad acquisirne di nuove e specifiche.
“Vogliamo dare l’opportunità concreta ai ragazzi con disabilità di trovare un’occupazione adeguata alle proprie caratteristiche e alle proprie potenzialità, come è giusto che sia- spiega l’assessore regionale al Lavoro, Patrizio Bianchi-. Accompagnare i giovani dell’Emilia-Romagna verso un percorso di autonomia e crescita personale: già da anni siamo attivi su questo fronte, adesso siamo pronti a far partire una nuova programmazione già da quest’anno, anche grazie all’importante collaborazione portata avanti con le istituzioni scolastiche”.
Da un primo riscontro sull’efficacia dei risultati raggiunti con i progetti attivati nell’anno formativo 2017/2018, seppure con dati non ancora definitivi, emerge che dei 143 ragazzi destinatari dei percorsi successivi alla scuola la quasi totalità, 141, aveva avviato almeno un tirocinio, e 24 giovani avevano stipulato un contratto di lavoro.