Milano, 16 lug – Con i dati di giugno si consolida il quadro di bassa inflazione che caratterizza l’Italia. Nel mese l’Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,7% su base annua (era +0,8% a maggio), rivedendo la stima preliminare che era del +0,8%.
La lieve decelerazione dell’inflazione, spiega l’Istat, è dovuta principalmente all’inversione di tendenza dei beni energetici non regolamentati (che passano da +2,4% a -0,6%) e all’ampliarsi della flessione di quella dei beni durevoli (da -1,2% a -1,9%). Questi andamenti sono stati in parte mitigati dalla crescita dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1% a +1,3%) e dall’attenuazione della flessione di quelli dei servizi relativi alle comunicazioni (da -7,2% a -5,9%).
Rallenta anche la crescita dei prezzi dei prodotti di largo consumo: per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona l’inflazione a giugno passa da +0,3% a +0,2% mentre per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto passa da +1% a +0,5%, portandosi al di sotto di quella riferita all’intero paniere.