Milano, 16 lug – A maggio la crescita dell’export su base annua è stata pari all’8% ed è determinata dall’aumento delle vendite registrato sia per l’area Ue (+8,1%) sia per quella extra Ue (+7,8%). Analogamente le importazioni sono in aumento (+3,4%) sia dai mercati extra Ue (+4,1%) sia dall’area Ue (+2,8%). Lo rileva l’Istat, stimando che il surplus commerciale aumenti a maggio di 1.981 milioni di euro, salendo a +5.347 milioni.
Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente all’incremento delle esportazioni sono Stati Uniti (+16%), Germania (+8,4%), Svizzera (+21,4%) e Francia (+8,4%) mentre si registra una flessione delle vendite verso i paesi Opec (-14,3%), i paesi Asean (-7,3%) e la Turchia (-6,2%). Tra i settori che contribuiscono positivamente alla variazione tendenziale dell’export nel mese di maggio, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+49,8%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+4,3%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e pelliccia (+19,8%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+6,6%). Le esportazioni di autoveicoli diminuiscono su base annua (-7,4%).
Rispetto invece al mese di aprile 2019 le esportazioni sono cresciute dell’1,3%, le importazioni dello 0,7%. L’aumento congiunturale dell’export è da ascrivere prevalentemente all’incremento delle vendite verso l’area Ue (+1,7%) mentre quello verso i mercati extra Ue risulta più contenuto (+0,8%).