Roma, 15 lug – Il lancio di Libra, la criptovaluta di Facebook, crea nuovi rischi e per questo c’è la massima attenzione dei regolatori, delle banche centrali e delle autorità di vigilanza. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sottolineando che “il fatto che una moneta privata nasca in un contesto digitale può cambiare le modalità con cui si manifestano i tradizionali rischi di liquidità, di mercato e di insolvenza, ma non può eliminarli”.
“A questi rischi – secondo Visco – se ne aggiungono altri, certamente non meno importanti, legati alla sicurezza delle risorse dei risparmiatori, alla protezione dei loro dati, al possibile utilizzo per scopi di evasione fiscale, riciclaggio e finanziamento del terrorismo e, data la potenziale vasta diffusione di tale nuovo mezzo di scambio, agli eventuali effetti negativi sulla stabilità monetaria e finanziaria”.
“L’attenzione dei regolatori – ha spiegato il Governatore all’assemblea annuale dell’Abi a Milano – delle banche centrali, delle autorità di supervisione e delle altre istituzioni coinvolte è massima. Le informazioni disponibili ancora non consentono un’analisi completa dei rischi connessi con proposte di questo tipo e delle misure necessarie per contrastarli”.
È importante “mantenere aperto il dialogo con tutte le parti interessate e intervenire prontamente affinché sia rispettato il principio secondo cui alle stesse attività devono essere applicati gli stessi presidi regolamentari a prescindere dal soggetto che le svolge, vengano soddisfatti gli standard di sicurezza necessari per il buon funzionamento delle transazioni finanziarie e si operi per assicurare la fiducia dei risparmiatori e la prevenzione degli abusi”.
“Occorrerà inoltre – ha aggiunto Visco – tenere conto dell’esito delle valutazioni, ancora da compiere, sul piano della tutela della stabilità monetaria e di quella del sistema finanziario. In ogni caso, l’introduzione di monete virtuali private può comportare rischi di natura diversa rispetto a quelli direttamente connessi con l’innovazione tecnologica, di per sé auspicabile per i notevoli vantaggi che comporta. A questo riguardo anche per le valute a corso legale emesse dalle banche centrali procedono le valutazioni su come servirsi al meglio delle opportunità offerte dai progressi della tecnologia digitale”.