Roma, 17 lug – Diminuiscono ancora i prestiti bancari alle imprese, frenati dal calo degli investimenti aziendali collegato al rallentamento dell’economia. Secondo il rapporto mensile dell’Abi, “a seguito della riduzione della domanda di finanziamenti, nonostante tassi d’interesse che permangono su livelli storicamente infimi”, a maggio per i finanziamenti alle imprese c’è stato un -0,2% rispetto allo stesso mese del 2018.
È il quinto calo consecutivo, spiega Palazzo Altieri, perchè fino a dicembre la dinamica dei prestiti è stata positiva. Dall’inizio dell’anno, invece, ci sono stati cinque mesi negativi: a gennaio -0,7%, a febbraio -0,2%, a marzo -0,6%, ad aprile -0,6% e a maggio -0,2%.
Rallenta leggermente anche la crescita dei prestiti a famiglie e imprese. A giugno il complesso dei finanziamenti a famiglie e aziende segna un +1% su base annua, in frenata dal +1,1% di maggio. A maggio continua a crescere il mercato dei mutui e l’ammontare complessivo ha segnato un +2,5% rispetto allo stesso mese del 2018. In rallentamento invece la dinamica del totale dei finanziamenti all’economia: +0,6% a giugno, dopo il +1% di maggio.
I tassi d’interesse sui mutui segnano ancora un calo, toccando un nuovo minimo storico. A giugno il tasso medio sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si è attestato all’1,78%, dall’1,85% di maggio. Nuovo minimo storico anche per il tasso medio sui nuovi finanziamenti alle imprese, diminuito all’1,36% dall’1,43% di maggio. In leggero calo il tasso medio sul totale dei finanziamenti, sceso al 2,57% a giugno dal 2,58% segnato a maggio.
Le sofferenze bancarie invece sono ancora in leggero aumento. A maggio le sofferenze nette sono state pari a 32,633 miliardi, mentre ad aprile erano a 32,570 miliardi. Rispetto al picco di 88,8 miliardi di novembre del 2015 “la riduzione è di oltre 56 miliardi (-63,3%)”. Il rapporto tra le sofferenze nette e i prestiti totali è stato dell’1,88%, in lieve crescita dall’1,87% di aprile.