Roma, 17 lug – Con l’obiettivo di rendere l’Europa una regione all’avanguardia a livello mondiale nel campo del supercalcolo, l’Impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC) ha selezionato otto siti che ospiteranno i primi supercomputer europei. Tra questi vi è anche Bologna. I centri in cui saranno ubicate le macchine per l’elaborazione dei dati e delle informazioni sosterranno diversi settori, come la progettazione dei medicinali, la bioingegneria, la meteorologia e lo studio sui cambiamenti climatici, si legge in un comunicato del dipartimento per le politiche europee.
Inoltre, la presenza dei supercomputer su suolo europeo permetterà di svolgere un più accurato sviluppo dell’intelligenza artificiale, e un approfondimento sulle tematiche relative alla cybersecurity.
L’Impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC) è stata istituita dalla Commissione europea nel novembre 2018, per dotare l’Unione di una infrastruttura di supercalcolo entro la fine del 2020.
Nella seconda metà del prossimo anno i supercomputer dovrebbero diventare operativi per utenti europei provenienti dal mondo accademico, dall’industria e dal settore pubblico. Saranno collegati alla rete paneuropea ad alta velocità Geant, e verranno installati nei siti selezionati dopo la firma della convenzione tra la Commissione europea e i centri ospitanti.