Roma, 15 lug – Cala il debito pubblico italiano a maggio. Secondo il dati resi noti dalla Banca d’Italia, a maggio il debito delle Amministrazioni pubbliche è stato pari a 2.364,7 miliardi, in diminuzione di 8,7 miliardi rispetto al mese precedente. Lo rileva la Banca d’Italia.
L’andamento riflette la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (-11,3 miliardi, a 47,2; erano pari a 57,6 miliardi a maggio 2018), solo parzialmente compensata dal fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (1,1 miliardi) e dall’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio (1,6 miliardi).
Con riferimento ai sottosettori il debito delle Amministrazioni centrali è diminuito di 8,7 miliardi; il debito delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono rimasti pressoché invariati.
A maggio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 34,1 miliardi, in aumento dell’1,6% (0,5 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2018.
Nei primi cinque mesi del 2019 esse sono state pari a 156,7 miliardi, in aumento dello 0,9 per cento (1,4 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2018; al netto di alcune disomogeneità contabili, si può stimare che la dinamica delle entrate tributarie sia stata più favorevole.