Roma 19 lug – Nel 2018 sono state consumate ogni giorno 1.572 dosi di farmaci ogni 1.000 abitanti (ovvero, considerando anche i consumi in ospedale e quelli a carico del cittadino, in media ogni soggetto, inclusi i bambini, ha assunto al giorno circa 1,6 dosi di farmaco), il 72,3% delle quali erogate a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), mentre il restante 27,7% è relativo a dosi di medicinali acquistati direttamente dal cittadino (acquisto privato di classe A, classe C con ricetta e automedicazione). Sono i dati che vengono diffusi oggi dall’Aifa.
Per quanto riguarda l’assistenza territoriale complessiva, pubblica e privata, sono state dispensate quasi 2 miliardi di confezioni, in riduzione del 2,5% rispetto all’anno precedente. Diminuiscono sensibilmente le confezioni dei farmaci di classe A acquistati privatamente dal cittadino (-24,9%), mentre aumentano le confezioni dei farmaci di automedicazione (+4,1%), dei farmaci di classe C con ricetta (+3,0%) e rimangono stabili le confezioni dei farmaci di classe A erogati in distribuzione diretta e per conto.
I medicinali dell’apparato cardiovascolare si confermano la categoria maggiormente consumata dagli italiani (e restano al secondo posto in termini di spesa), seguiti dai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sangue e organi emopoietici. Le statine, tra i farmaci per il sistema cardiovascolare, gli inibitori di pompa, tra quelli dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, e gli altri antiepilettici, tra quelli del sistema nervoso centrale, sono le categorie a maggior impatto sulla spesa convenzionata.
Sul lato degli acquisti da parte delle strutture sanitarie pubbliche, le categorie a maggior spesa sono gli anticorpi monoclonali, tra gli antineoplastici, gli antivirali per il trattamento delle infezioni da HIV in associazione, tra gli antimicrobici generali per uso sistemico, e i fattori della coagulazione del sangue, tra i farmaci del sangue ed organi emopoietici.