Roma, 23 lug – Un 2018 chiuso con il segno positivo per l’industria italiana dei beni strumentali che però per il 2019 si attende una sostanziale stazionarietà. E’ quanto emerge dai dati presentati da Federmacchine in occasione dell’annuale assemblea della federazione delle imprese italiane costruttrici di beni strumentali.
Lo scorso anno il fatturato del settore è salito a 49,2 miliardi di euro, in crescita del 6,2% rispetto al 2017, grazie principalmente al buon andamento delle consegne sul mercato interno (+9,6%), incentivato dai provvedimenti di super e iper ammortamento operativi anche nel 2018. Il consumo di beni strumentali è cresciuto del 9,5% a oltre 26 miliardi di valore, nuovo record.
Per quanto riguarda il 2019, il fatturato del settore dovrebbe segnare un timido +1,7%. In rallentamento saranno i valori legati al mercato domestico: consumo +0,6% e consegne sul mercato interno -0,2%.
“Il mercato interno – ha sottolineato Sandro Salmoiraghi, presidente di Federmacchine – sembra aver esaurito la spinta propulsiva, in un momento in cui invece andrebbe sostenuto il processo di trasformazione dell’industria manifatturiera italiana avviato negli anni passati ma non certo terminato. Per questo chiediamo al governo di ragionare sull’adozione di un pacchetto unico per la crescita di impresa, strutturale, liberato dalle annuali attese e incertezze legato alla possibile riconferma di ciascuna delle misure in esso inserite. Il pacchetto per la crescita di impresa dovrebbe sommare in sè tutti i vantaggi fiscali legati a ricerca e sviluppo e a super e iperammortamento per gli investimenti in nuovi macchinari, software e automazione, disegnando così un progetto di insieme di lungo periodo”.