Roma, 17 lug – A maggio il fatturato dell’industria è aumentato in termini congiunturali dell’1,6%. Rispetto allo stesso mese di un anno fa l’incremento è dello 0,3%. Su base mensili gli ordinativi hanno registrato una crescita del 2,5. Sull’anno sono però calati del 2,5%. E’ quanto rileva l’Istat. Nella media degli ultimi tre mesi l’indice complessivo del fatturato è cresciuto dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Gli ordinativi registrano un incremento molto più contenuto su base trimestrale (+0,2%).
La dinamica congiunturale del fatturato è trainata da incrementi sia del mercato interno (+1,4%) sia di quello estero (+1,9%). Per gli ordinativi l’incremento congiunturale deriva da aumenti di pari entità (+2,5%) delle commesse provenienti da entrambi i mercati. Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a maggio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale diffuso, più ampio per i beni strumentali (+3,4%) e più contenuto per i beni intermedi (+1,3%) e per l’energia (+1,2%), mentre i beni di consumo rimangono invariati.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come a maggio 2018), il fatturato totale cresce in termini tendenziali dello 0,3% sintesi di un incremento dell’1,1% sul mercato interno e di una riduzione dell’1,3% su quello estero. Con riferimento al comparto manufatturiero, i computer e prodotti di elettronica registrano la crescita tendenziale più rilevante (+19,1%), mentre l’industria farmaceutica mostra il calo maggiore (-8,5%).
In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 2,5%, con una flessione dello 0,8% sul mercato interno e una marcata contrazione del 5,0% su quello estero. La maggiore crescita tendenziale si registra nel settore delle apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+8,9%), mentre il peggior risultato si rileva nell’industria farmaceutica (-7,1%).