Roma, 25 lug – A giugno 2019 si stima per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue, un marcato aumento congiunturale per le esportazioni (+3,9%) e un lieve calo per le importazioni (-0,5%). Lo rileva l’Istat.

L’incremento congiunturale delle esportazioni interessa in misura più rilevante i beni di consumo durevoli (+7,2%) e i beni strumentali (+5,7%). L’energia (-1,7%) registra invece una diminuzione. Dal lato dell’import, la contrazione congiunturale è più intensa per i beni di consumo non durevoli (-3,0%) e i beni di consumo durevoli (-2,4%).

A giugno 2019, le esportazioni sono in diminuzione su base annua (-2,2%). La flessione è marcata per l’energia (-29,9%) e i beni strumentali (-12,9%). I beni di consumo non durevoli sono in forte aumento (+19,2%). Analogamente alle esportazioni, anche le importazioni registrano una diminuzione tendenziale (-4,6%) determinata dall’energia (-9,4%) e dai beni intermedi (-7,1%). In aumento i beni strumentali (+2,7%).

Il saldo commerciale a giugno 2019 è stimato pari a +3.844 milioni di euro, in aumento rispetto a +3.551 milioni di giugno 2018. Da inizio anno aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +32.187 milioni di gennaio-giugno 2018 a +33.388 milioni euro di gennaio-giugno 2019).

A giugno 2019 l’export è in forte diminuzione su base annua verso Svizzera e paesi Opec (-13,5% entrambi), Turchia (-11,7%) e Cina (-4,6%). In aumento le vendite di beni verso Giappone (+27,9%), paesi Asean (+5,4%) e Stati Uniti (+3,8%). Gli acquisti da India (-27,8%), Svizzera (-17,8%) e paesi Opec (-15,4%) registrano decrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai paesi extra Ue. In aumento gli acquisti da paesi Asean (+9,9%) e Stati Uniti (+7,1%).