Roma, 18 lug – L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha annunciato oggi che l’epidemia di Ebola, che ha ucciso circa 1.700 persone dalla scorsa estate nella Repubblica Democratica del Congo, è ora “un’emergenza sanitaria globale”. Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus citato da France Presse, ha affermato che è “tempo per il mondo di prendere atto” dell’epidemia, ma ha raccomandato che i confini della RDC con i suoi vicini restino aperti.
L’agenzia ONU, specializzata per la salute, ha preso la sua decisione dopo la scoperta di un caso mortale nella seconda città più grande della RDC, Goma, al confine con il Ruanda. A giugno, due casi sono stati rilevati anche nella vicina Uganda.
L’emergenza sanitaria globale è una misura eccezionale, che è stata dichiarata solo quattro volte dall’OMS: nel 2009 per l’influenza H1N1, nel 2014 per la polio, nel 2014 per l’epidemia di Ebola che ha fatto oltre 11.300 morti in tre paesi dell’Africa occidentale (Liberia, Guinea, Sierra Leone) e nel 2016 per il virus Zika.
Gli esperti del comitato di emergenza riuniti a Ginevra da mercoledì hanno espresso la loro “delusione per i ritardi nel finanziamento” degli aiuti. “È fondamentale che gli stati non utilizzino lo stato di emergenza globale come scusa per imporre restrizioni commerciali e di viaggio che potrebbero avere un impatto negativo sulla risposta (sanitaria) e sulla vita delle persone nella regione” ha sottolineato il professor Robert Steffen, capo del comitato di emergenza dell’OMS.