Milano, 25 lug – Al 17 luglio risultano pervenute all’Inps 1,4 milioni di domande di reddito/pensione di cittadinanza, di cui 905 mila (65%) sono state accolte, 104 mila (7%) sono in lavorazione mentre 387 mila (28%) sono state respinte o cancellate. E’ quanto rileva l’Inps nel suo osservatorio statistico. Delle 905 mila domande accolte, 793 mila riguardano nuclei percettori del reddito di cittadinanza, con 2,1 milioni di persone coinvolte, e le restanti 112 mila sono nuclei percettori di pensione di cittadinanza (128 mila persone).
Le regioni del Sud e delle Isole, con 777mila domande (56%), detengono il primato delle domande pervenute, seguite dalle regioni del Nord, con 388 mila domande (28%), e da quelle del Centro con 230 mila domande (16%). La regione con il maggior numero di nuclei percettori di reddito/pensione di cittadinanza è la Campania (19% delle prestazioni erogate), seguita dalla Sicilia (17%), dal Lazio e dalla Puglia (9%); nelle quattro regioni citate risiede il 54% dei nuclei beneficiari. Quanto alla cittadinanza del richiedente la prestazione, nel 90% dei casi risulta erogata a un italiano, nel 6% a un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 3% ad un cittadino europeo.
L’importo medio mensile erogato nei primi tre mesi dall’istituzione del reddito/pensione di cittadinanza è pari a 489 euro, con un importo superiore del 7% rispetto a quello nazionale nelle regioni del Sud e delle Isole e inferiore dell’8% e del 14% nelle regioni del Centro e del Nord. Lo rileva l’Inps. Nel dettaglio, vengono erogati mediamente 526 euro per il reddito di cittadinanza e 207 euro per la pensione di cittadinanza.
Per quanto riguarda la distribuzione mensile, nel mese di aprile sono state erogate 564 mila prestazioni per un importo medio di 498 euro; a maggio si è registrato un incremento del 26% con 713 mila prestazioni che hanno conservato pressoché lo stesso importo medio; nel mese di giugno si è raggiunto il picco di 809 mila prestazioni con un importo medio di 477 euro.
Analizzando le domande pervenute per canale di trasmissione, il 78% viene trasmessa dai Caf e dai Patronati e il 22% da Poste Italiane; quest’ultima percentuale sale al 33% se si considerano le domande pervenute dalle regioni del Nord e scende al 16% per quelle pervenute dalle regioni del Sud e delle Isole.