Roma, 25 lug – La Commissione europea ha adottato una comunicazione e quattro relazioni che nei suoi intenti aiuteranno le autorità europee e nazionali ad affrontare meglio i rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Con la quarta e la quinta direttiva antiriciclaggio, l’esecutivo comunitario ha inasprito le regole e rafforzato il ruolo di vigilanza dell’Autorità bancaria europea.
Secondo quanto riporta un comunicato, le relazioni sottolineano la necessità di una piena attuazione delle normative in questione ed evidenziando la necessità di colmare ancora una serie di carenze strutturali nell’attuazione della legislazione dell’Unione contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. Il pacchetto servirà come base per le future scelte politiche su come rafforzare ulteriormente il quadro dell’UE in materia di lotta al riciclaggio.
“Vi sono alcuni miglioramenti molto concreti che possono essere apportati rapidamente a livello operativo”, ha rilevato Frans Timmermans vicepresidente della Commissione uscente (Juncker) confermato in questa carica anche in quella designata (Von der Leyen). “La Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri in questo lavoro riflettendo al contempo su come affrontare le rimanenti sfide strutturali”.
La comunicazione riguardante una migliore attuazione del quadro UE in materia di lotta contro il riciclaggio e di lotta contro il finanziamento del terrorismo offre una panoramica delle quattro relazioni pubblicate oggi: la relazione sulla valutazione sovranazionale dei rischi fornisce un aggiornamento dei rischi settoriali legati al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo; la relazione riguardante la valutazione dei recenti casi di riciclaggio di alto profilo nel settore finanziario; quella riguardante le unità di informazione finanziaria e quella relativa all’interconnessione dei registri centralizzati dei conti bancari, analizzano le carenze nell’attuale quadro di vigilanza e cooperazione in materia di antiriciclaggio e individuano le modalità per affrontarle.
La relazione sulla valutazione sovranazionale dei rischi, che aiuta gli Stati membri a individuare e affrontare i rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, viene adottata dalla Commissione ogni due anni dal 2017. Dalla relazione emerge che i diversi responsabili hanno attuato la maggior parte delle raccomandazioni formulate nella prima valutazione di questo tipo. Permangono tuttavia alcune vulnerabilità orizzontali, in particolare per quanto riguarda i prodotti anonimi, l’identificazione dei titolari effettivi e i nuovi prodotti non regolamentati, come ad esempio le attività virtuali. Alcuni di questi punti critici verranno affrontati con il recepimento a venire della quinta direttiva antiriciclaggio.
La relazione ricorda inoltre che gli Stati membri devono ancora recepire pienamente la quarta direttiva antiriciclaggio. La Commissione invita gli Stati membri ad attuare pienamente la direttiva e a seguire le raccomandazioni contenute. Ciò migliorerebbe la cooperazione tra le autorità di vigilanza, aggiunge Bruxelles, e sensibilizzerebbe i soggetti obbligati e fornirebbe ulteriori orientamenti in materia di identificazione della titolarità effettiva.