Roma, 26 lug – Crescono nel primo semestre le retribuzioni contrattuali. L’indice elaborato dall’Istat nei primi sei mesi del 2019 è cresciuto complessivamente dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso segnando a giugno un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,7% nei confronti di giugno 2018.
L’incremento tendenziale, spiega l’Istituto di statistica, è stato dello 0,9% per i dipendenti del settore privato (+1,0% nell’industria e +0,5% nei servizi privati) e dello 0,5% per quelli della Pubblica amministrazione.
I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: attività dei vigili del fuoco (+6,8%); agricoltura (+2,8%) e telecomunicazioni (+1,7%). Si registrano variazioni nulle nel settore dell’energia elettrica e gas, nel commercio, nelle farmacie private e nell’aggregato altri servizi privati.
Alla fine di giugno 2019 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano 7,2 milioni di dipendenti (58,0% del totale) e corrispondono al 55,8% del monte retributivo osservato.
Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo a fine giugno sono 45, relativi a circa 5,2 milioni di dipendenti (42,0%), in aumento rispetto al mese precedente (39,2%).
L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 15,8 mesi. L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 6,6 mesi, in aumento rispetto a un anno prima (4,6).