Roma, 30 lug – La Sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha approvato le linee guida e le metodologie per l’attuazione della disciplina sulla spending review, prevista dal decreto legge del 2012. Le linee guida e le metodologie – pur finalizzate in via primaria a uniformare le attività di verifica svolte dalle singole Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, che sono dirette alla razionalizzazione della spesa pubblica – hanno anche lo scopo di sostenere il continuo processo di cambiamento del management degli enti territoriali.
Secondo quanto rileva un comunicato, razionalizzazione, riqualificazione e revisione della spesa pubblica rappresentano, ormai da alcuni anni, un obiettivo prioritario dell’azione del governo centrale e principio informatore delle discipline vincolistiche, destinate agli enti territoriali, intervenute nel tempo.
Le metodologie, elaborate a partire dagli indicatori della banca dati OpenCivitas per i comuni delle regioni a statuto ordinario – sono, infatti, un’assoluta novità e “costituiscono uno strumento di ausilio nella gestione delle risorse pubbliche locali”, in vista di una nuova cultura in cui la revisione della spesa non rappresenti “mera adesione a uno schema standardizzato di formalismo comportamentale burocratico imposto dall’esterno” ma l’effetto di “relazioni dialogiche all’interno dell’ente e di un fattivo confronto tra l’organo politico e la struttura amministrativa sulle scelte operate”.
A completare le linee guida e le metodologie, è stato predisposto un questionario articolato in tre sezioni, sui risultati conseguiti dall’ente – anche mediante il ricorso a modalità di gestione centralizzate – sul versante del contenimento della spesa (sezione prima), sul rispetto delle discipline vincolistiche (seconda) e sulle misure organizzative discrezionalmente adottate dall’Ente per la razionalizzazione della spesa.