Roma, 30 lug – E’ di oltre 6,1 miliardi di euro il valore degli acquisti, effettuati nel primo semestre 2019 dalle pubbliche amministrazioni italiane, tramite gli strumenti di acquisto e gli strumenti di negoziazione messi a disposizione da Consip, la società controllata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il risultato segna un incremento del +21% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Secondo un comunicato della Consip, le pubbliche amministrazioni, con quasi 90mila “centri di spesa” abilitati al sistema, hanno concluso nei primi sei mesi dell’anno oltre 325mila ordini d’acquisto attraverso almeno una delle 92 iniziative attive.
I fornitori aggiudicatari di gare o abilitati agli strumenti Consip, sono oltre 120mila (di cui il 99% Micro, Piccole e Medie Imprese). Di questi più del 40% ha concluso almeno un contratto dall’inizio dell’anno.
Risultati che “confermano la fiducia di amministrazioni e imprese negli strumenti Consip – ha affermato l’Amministratore Delegato di Consip, Cristiano Cannarsa -: trasparenti, efficienti e solido ‘ponte’ di collegamento tra domanda e offerta”. Per quanto riguarda gli strumenti di acquisto (convenzioni e accordi quadro), nel corso dei primi sei mesi del 2019, il valore degli acquisti è stato di circa 2,1 miliardi di euro (+17% rispetto allo stesso periodo del 2018), a fronte di circa 45.000 ordini.
Per quanto riguarda, invece, gli strumenti di negoziazione, nello stesso periodo il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa) ha fatto segnare un valore degli acquisti pari a 2,1 miliardi di euro (+26% rispetto al I semestre 2018), a fronte di oltre 280mila contratti conclusi. Il Sistema dinamico d’acquisto della PA (Sdapa) ha registrato un valore degli acquisti di 1,9 miliardi di euro, mentre le gare bandite (appalti specifici) sono state 200 (+30% rispetto allo stesso periodo del 2018).
Dal punto di vista operativo, nel corso dei primi sei mesi del 2019, sono state pubblicate 13 gare che vedono Consip come stazione appaltante (per complessivi 98 lotti) – per un valore bandito di circa 5,3 miliardi di euro – e ne sono state aggiudicate 15 (per complessivi 52 lotti). Quest’ultimo dato conferma la grande attenzione riservata, anche dopo l’azione già sostenuta nel 2018, alla conclusione delle procedure avviate negli anni precedenti.