Roma, 30 lug – La sterlina britannica continua a calare, a 1,2117 dollari ha segnato ulteriori minimi da oltre due anni e mezzo, dall’inizio del 2017, dopo che ieri il nuovo governo britannico, a guida Boris Johnson, ha alzato la retorica sulla Brexit, facendo pensare a accresciute probabilità di una uscita dall’Unione senza accordo.
Nel frattempo l’euro continua a sua volta a salire, a 0,9155 sterline in mattinata, in questo caso un massimo dal settembre del 2017.
Ieri una portavoce del governo britannico ha riferito che Johnson non intende nemmeno sedersi a un tavolo con gli altri leader Ue, se l’Unione non accetterà di rivedere la controversa clausola sul backstop riguardo all’Irlanda.
Johnson non avrebbe nemmeno accettato inviti sia del presidente francese, Emmanuel Macron, sia della cancelliera tedesca, Angela Merkel. Sviluppi che fanno temere che il nuovo esecutivo britannico, approntato con diversi esponenti della linea più dura sulla Brexit, tra cui lo stesso Johnson, dopo l’estrimissione di Theresa may, sia di fatto già orientato a uno scenario di “no deal” con l’Unione.
Nel frattempo la Borsa di Londra si mantiene positiva, pur smorzando la dinamica che ieri aveva visto un forte balzo con l’indice Ftse 100 al più 0,08 per cento a metà mattina.