Roma, 31 lug – La Commissione Europea ha fatto un bilancio del suo approccio globale in materia di equivalenza nel settore dei servizi finanziari.

Negli ultimi anni, si legge in un comunicato, il sistema di equivalenza dell’UE è diventato un “importante strumento di promozione dell’integrazione dei mercati finanziari globali e della cooperazione con le autorità dei paesi terzi”. L’UE valuta il contesto politico generale e la misura in cui i regimi normativi di un determinato paese terzo producono risultati equivalenti a quelli delle proprie norme. Le decisioni positive in materia di equivalenza sono misure unilaterali della Commissione che consentono alle autorità dell’UE di fare affidamento sulle norme e sulla vigilanza dei paesi terzi, dando la possibilità ai partecipanti al mercato provenienti da paesi terzi che operano nell’UE di conformarsi ad un unico insieme di norme.

La comunicazione illustra anche il modo in cui i recenti aggiornamenti della legislazione UE “garantiranno un’efficacia ancora maggiore del codice unico, della vigilanza e del monitoraggio dell’UE, promuovendo nel contempo le attività commerciali transfrontaliere nei mercati globali”.

La commissione ha finora adottato oltre 280 decisioni di equivalenza riguardanti oltre 30 paesi.

Ha dichiarato: “Il sistema di equivalenza è uno dei principali strumenti a nostra disposizione per interagire con i paesi terzi nel settore dei servizi finanziari – ha detto Valdis Dombrovskis, vicepresidente responsabile per l’Euro e il dialogo sociale e competente per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali – È vantaggioso per entrambe le parti perché permette all’UE di intrattenere una solida cooperazione con i partner e di aprire i mercati agli operatori non UE, potendo a nostra volta avere accesso ai mercati di paesi terzi. La nostra politica in materia di equivalenza si è finora dimostrata efficace e ora abbiamo stabilito norme ancora migliori per realizzare i nostri obiettivi finalizzati alla salvaguardia della stabilità finanziaria, promuovendo al contempo l’integrazione internazionale dei mercati finanziari dell’UE.”

La comunicazione illustra l’approccio globale e i recenti miglioramenti legislativi dell’UE riguardanti le modalità con cui la Commissione concede l’equivalenza ai paesi terzi. Descrive, altresì, il modo in cui la Commissione e le autorità europee di vigilanza monitorano la situazione in detti paesi dopo l’adozione delle decisioni di equivalenza, per accertarsi che essi continuino a conseguire gli obiettivi UE e a preservare la stabilità finanziaria, la protezione degli investitori, l’integrità del mercato e la parità di condizioni nell’UE.