Roma, 31 lug – Economia e inflazione in frenata nell’area euro, dove l’unica nota positiva tra i dati diffusi oggi da Eurostat è e resta quella che giunge del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione medio infatti ha segnato una ulteriore diminuzione, portandosi al 7,5 per cento a giugno, dal 7,6 per cento di maggio, con un calo che secondo l’ente di statistica comunitario corrisponde a 36 mila disoccupati in meno.
Il tasso di disoccupazione medio così segna un nuovo minimo dal luglio del 2008. Al tempo stesso però Eurostat ha riportato un rallentamento della crescita economica, con la variazione del Pil che nel secondo trimestre si è limitata ad un più 0,2 per cento rispetto ai tre mesi precedenti.
Si tratta della metà rispetto al dato del primo trimestre e la dinamica di crescita annua, all’1,1 per cento ha a sua volta segnato una moderazione, perdendo un decimale di punti rispetto ai tre mesi precedenti.
A conferma dei timori della Bce, poi, che la scorsa settimana ha avviato i preparativi per un pacchetto di misure espansive, l’inflazione media dell’area euro ha mostrato una ulteriore attenuazione. Sempre secondo Eurostat si è attestata all’1,1 per cento a luglio, dall’1,3 per cento di giugno.
Si allontana così ulteriormente dall’obbiettivo ufficiale di stabilità dei prezzi della Bce, che viene quantificato come un caro vita inferiore ma vicino al 2 per cento. Ed è stata proprio questa dinamica nei mesi scorsi a spingere l’istituzione ad un cambio di rotta rispetto alla precedente manovra di graduale rimodulazione degli stimoli, e a riorientarsi verso un nuovo pacchetto di misure espansive.