Roma, 1 ago – Nella definizione delle norme a livello europeo di una futura legislazione sulla finanza sostenibile e sulla facilitazione della la transizione verso un’economia low-carbon occorre tener il principio di neutralità tecnologica. Lo ha sottolineato l’Unione Petrolifera nel contributo inviato alla Commissione Europea che ha lanciato sul tema una consultazione pubblica.
L’UP nelle sue considerazioni, in linea con la posizione espressa dall’industria petrolifera europea rappresentata da FuelsEurope, “ha ribadito la necessità di basare la normativa sulla neutralità tecnologica adottando un approccio inclusivo verso tutte le diverse tecnologie in grado di dare un contributo positivo al processo di decarbonizzazione teso a mitigare i cambiamenti climatici”.
È stato fatto presente come “il settore della raffinazione abbia già avviato la propria evoluzione per ridurre sensibilmente il proprio carbon footprint, come dimostrato da molti progetti in corso che potranno essere sviluppati solo in presenza di un quadro normativo che non scoraggi tali investimenti”.
I combustibili liquidi, ha rilevato l’Unione Petrolifera, “continueranno infatti a svolgere un ruolo importante nei diversi settori dei trasporti per decenni e dunque penalizzare l’evoluzione di tali combustibili verso tecnologie a basse o zero emissioni di carbonio, attraverso una trasformazione dell’attività delle raffinerie, metterebbe a rischio la sicurezza energetica dell’Europa”.
Per questo secondo l’UP “solo con un approccio finanziario basato sui principi di neutralità tecnologica, efficacia dei costi e libera concorrenza si potrà sbloccare il potenziale tecnologico di tutto il mondo produttivo, compreso quello petrolifero”.