Milano, 1 lug – L’espressione “a macchia di leopardo”, spesso utilizzata quando si parla del territorio italiano così articolato e disomogeneo, sembra valere meno quando ci si riferisce allo sviluppo sostenibile e alla responsabilità sociale d’impresa. È quanto emerge dal Giro d’Italia della CSR condotto fra gennaio e maggio lungo tutto il Paese dal Salone della CSR e dell’innovazione sociale: 12 tappe che hanno coinvolto circa 2700 persone tra imprese, enti locali, organizzazioni non profit, studenti, docenti, cittadini.
I dati Ipsos riferiti al 2018, resi disponibili per Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, mostrano un’attenzione diffusa allo sviluppo sostenibile, che viene ritenuto importante dal 92% degli abitanti del Nord-Est, dal 95% di quelli del Mezzogiorno e dal 96% di quelli del Nord-Ovest. E pur con declinazioni diverse delle priorità, sono l’attenzione all’ambiente e al territorio, la necessità di ridurre inquinamento e rifiuti gli aspetti che stanno più a cuore ai cittadini: vale per il 67% di loro nel centro Italia e per il 53% nel Nord-Est, lo dichiara 41% dei toscani, il 63% dei liguri e il 43% dei siciliani, solo per fare alcuni esempi. E il Giro d’Italia della CSR ha messo in luce le molte iniziative e i progetti di sostenibilità realizzati nei diversi territori ma soprattutto il cambiamento culturale in atto in tutta Italia, sicuramente con livelli di maturazione e tempi diversi ma con un percorso che tutti considerano “senza ritorno”. Un’evidenza emersa chiaramente dagli interventi di 87 imprese, 36 organizzazioni non profit, 21 istituzioni locali, 28 docenti universitari ascoltati durante le tappe del tour. La sintesi delle esperienze raccolte e la condivisione di altri progetti troveranno spazio nell’edizione nazionale de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale che si terrà a Milano in Università Bocconi il 1 e 2 ottobre prossimi.
Alla due giorni milanese, fra i molti eventi anche quest’anno verrà dato spazio allo scambio e al confronto tra le associazioni di imprese sostenibili che operano in diverse aree: Alessandria Sustainability Lab, Animaimpresa, Anima per il sociale nei valori d’impresa, ETIClab, Figli del Mondo, Associazioni Modenesi per la RSI, Impronta Etica, Responsabitaly, Rete Innovazione Sostenibile Verona, Veneto Responsabile. Nell’edizione 2019 il focus sarà sulle modalità migliori per coinvolgere gli altri attori locali: dalle associazioni di categoria ai sindacati, dalle scuole alle università.
“In Bocconi continuerà il viaggio alla scoperta della sostenibilità. Sarà un percorso nei territori della mente, geografie del pensiero dove le idee nascono, crescono e si trasformano – spiega Rossella Sobrero, del gruppo promotore del Salone. Si parlerà di attenzione al capitale relazionale, di impegno per il capitale naturale, della tecnologia come strumento per la sostenibilità. Il Salone è un’occasione per comprendere quali soluzioni sono già a portata di mano per risolvere problemi vecchi e nuovi, ma anche per immaginare quali saranno gli scenari futuri di un percorso verso uno sviluppo che dovrà essere sempre più sostenibile”. Sono 210 le organizzazioni protagoniste dell’edizione 2019: il calendario, con oltre 80 eventi, è già online e costantemente aggiornato sul sito del Salone.
Al Salone della CSR e dell’innovazione sociale non solo si discute di sostenibilità ma la si applica: dal 2014 la manifestazione è un evento sostenibile, attraverso un sistema di gestione conforme alla norma ISO 20121 la cui verifica verrà condotta, come negli anni precedenti, da Bureau Veritas Italia. Nel 2019 l’obiettivo è migliorare ulteriormente i risultati ottenuti negli anni precedenti.