Roma, 2 ago – La politica deve parlare “con il resto della società” e per il sistema assicurativo servono nuove regole per poter competere con i colossi digitali. È il messaggio lanciato dalla presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, alla 75esima assemblea annuale dell’associazione delle compagnie assicurative. Alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del premier Giuseppe Conte, la numero uno dell’Ania si è rivolta alle istituzioni per proporre “un costruttivo e veloce confronto per la rimozione dei fattori di debolezza del paese con misure legislative, regolamentari e fiscali organiche”.
Perché si tratta di affrontare “la sfida globale dell’innovazione tecnologica” e “la nostra industria deve essere messa in grado di competere ad armi pari con concorrenti di grandi dimensioni e con disponibilità economiche tali da poter condizionare la libera concorrenza”. Il dito della presidente di Ania e di Poste Italiane è puntato contro “i colossi digitali” e “la difficoltà di applicare leggi e regolamenti non riferibili a mercati globalizzati”.
C’è poi il problema delle frodi, che sono in calo ma ancora troppo diffuse. È per questo che Farina chiede anche una “revisione organica della normativa Rc auto, oggetto fin qui di troppe e non sempre coordinate modifiche”. Richieste che arrivano da un mondo, quello assicurativo, che fornisce “un sostegno ancora oggi significativo al nostro debito pubblico”. Basti pensare che i titoli di Stato italiani sfiorano il 40% del totale degli investimenti assicurativi e rappresentano il 15% dell’intero stock di debito in circolazione.
Le risorse finanziarie che il settore investe nell’economia arrivano a 843 miliardi di euro, ha aggiunto il neopresidente dell’Ivass, Fabio Panetta. Allo stesso tempo l’ultima fotografia sulla Rc auto mostra che la spesa degli italiani per assicurare la propria auto è rimasta sostanzialmente invariata nel 2018 rispetto al 2017, ma è diminuita sensibilmente