Roma, 9 ago – E’ morto l’economista Fabrizio Saccomanni, una vita passata in Banca d’Italia e un’esperienza come ministro dell’Economia da tecnico prestato alla politica. Aveva 76 anni.
Dopo la laurea in Economia e Commercio all’Università Bocconi di Milano e il perfezionamento degli studi in Economia monetaria e internazionale negli Stati Uniti presso l’Università di Princeton, nel giugno del 1967 iniziò la sua carriera in Banca d’Italia. Dal 1970 al 1975 venne distaccato presso il Fondo Monetario Internazionale, per poi rientrare al Servizio Studi; nel 1984 divenne Capo del Servizio Rapporti con l’Estero e nel 1997 Direttore Centrale per le Attività Estere. Ha rappresentato la Banca nei principali organismi finanziari internazionali, partecipando ai negoziati per la creazione dell’Unione economica e monetaria.
Nel 2003 lasciò la Banca d’Italia per diventare Vice Presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo; vi rientrò nel 2006, allorché fu nominato Direttore generale. Dal 1° gennaio 2013 assunse anche la carica di Presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS). Nell’aprile successivo venne nominato Ministro dell’Economia e delle Finanze nel governo guidato da Enrico Letta. Dal 2014 era Direttore generale onorario della Banca d’Italia.
Attualmente era presidente del consiglio di amministrazione di Unicredit. “A nome di tutto il consiglio di amministrazione e di tutte le persone di UniCredit voglio esprimere l’immenso dolore per l’improvvisa scomparsa di Fabrizio Saccomanni. Per me scompare innanzitutto un amico di grande intelligenza e umanità, colto, competente ed arguto. La sua scomparsa è una perdita per l’intero Paese”. Ha commentato il Ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier in una nota.