Roma, 8 ago – Il ministero dei Trasporti e Infrastrutture ha pubblicato le linee guida per la manutenzione dei viadotti autostradali.
A seguito della tragedia del Ponte Morandi, il ministero ha dato incarico all’Ufficio Ispettivo Territoriale di Roma, di verificare lo stato dei viadotti su 2 mila km di rete autostradale del centro Italia.
“L’incarico – si legge nella nota sul monitoraggio -, a differenza di quanto normalmente espletato nell’ordinaria attività di vigilanza autostradale, prevedeva che l’accertamento non fosse demandato alle Società Concessionarie nell’ambito della esclusiva responsabilità di cui al Codice della Strada, ma si espletasse individuando criteri di verifica disposti direttamente dal ministero. Per ottemperare al mandato ricevuto, l’UIT Roma ha eseguito, dal mese di settembre 2018 al mese di luglio 2019, circa 180 sopralluoghi verificando lo stato di altrettanti viadotti rientranti nella rete autostradale di propria competenza, che si estende per circa 2000 km del centro-sud della nazione”.
“I viadotti ispezionati, nella maggior parte dei casi, appartenevano alla famiglia delle opere ammalorate individuate come tali dalle stesse Società Concessionarie, ed hanno interessato anche le superfici interne degli impalcati a cassone – prosegue la nota -. I sopralluoghi hanno confermato un grado di ammaloramento, in alcuni casi molto avanzato, tale da rendere necessarie le verifiche di sicurezza prescritte dalla legislazione vigente. Nelle more che tali verifiche fossero eseguite, l’UIT Roma ha accertato anche le condizioni di transitabilità provvisoria dei viadotti, disponendo in alcuni casi la totale interdizione al traffico e in altri casi restrizioni all’uso, compatibili con le ridotte capacità prestazionali dei viadotti”.
Le linee guida sintetizzano gli accertamenti eseguiti e forniscono le prime indicazioni utili per le verifiche e il monitoraggio manutentivo delle opere d’arte esistenti. Le linee guida saranno ora notificate alle società concessionarie della rete di competenza dell’Uit di Roma e diventeranno così disposizioni del concedente a cui le concessionarie dovranno obbligatoriamente adempiere. Le stesse linee guida potranno poi essere estese a tutta la rete stradale e autostradale italiana.