Roma, 12 ago – Il turismo in Italia dà lavoro a 54mila imprese e 323mila addetti impiegati, per un giro d’affari complessivo da 16 miliardi di euro. A fotografare il settore è la Camera di Commercio di Milano: in Lombardia, rileva l’ufficio studi, si contano 4mila imprese e 41mila addetti per 3 miliardi di business.
Tra il 2014 e il 2019 le imprese attive passano da 44mila a 54mila a livello nazionale; in Lombardia erano oltre 3mila e oggi superano le 4mila nello stesso periodo di tempo. Nel solo ultimo anno la crescita supera il 4% sia a livello nazionale che regionale.
A guidare la tipologia di impresa sono gli alberghi: 27mila in Italia e 2mila in regione. Dato stabile negli ultimi cinque anni (+1% in regione e -0,8% in Italia), anche se i bed&breakfast sono ormai vicinissimi: in Lombardia si contano 2mila attività su 25mila in Italia, +85% e + 68% in cinque anni. I campeggi sono 181 in Lombardia e e 1.893 in Italia, +5% e + 6%.
A guidare le imprese sono spesso gli uomini, ma nel settore la presenza femminile è concreta: le donne pesano il 33% in Lombardia e il 35% in Italia. Forte anche la presenza giovanile con l’8% di tutte le imprese, mentre gli stranieri controllano il 7% in regione e il 6% in Italia.
La provincia più vivace è quella di Roma, con quasi 5mila imprese (+66% in cinque anni). Poi Bolzano con oltre 4mila, + 5% dal 2014, Napoli (+35%), Rimini e Trento con circa 2 mila. Poi Venezia (1.700, +23%), Salerno (1.483, +32%), Firenze e Milano con oltre 1.400 imprese, rispettivamente +25% e +40% in cinque anni. Prime per addetti Bolzano con 29mila, Roma con 24mila e Milano con 22mila.
In Lombardia guida la provincia di Milano con 1.401 imprese, +7% in un anno e +40% in cinque anni. Sono 22mila gli addetti per un giro d’affari annuo da 2,4 miliardi. Vengono poi Brescia con 870 imprese (+14% in cinque anni) e 8mila addetti, Sondrio con 685 imprese, +30% in cinque anni e 3mila addetti, Bergamo e Como con quasi 400 imprese e 2mila addetti. La città di Milano, sottolinea la Camera di Commercio, ha 1.158 imprese, in crescita del 7% in un anno e dell’82% in dieci anni con un picco di crescita nel periodo di Expo: +10%.
“Bisogna puntare sulla qualità, sulla diversificazione dell’offerta, non solo commerciale, mettendo in evidenza il patrimonio che noi abbiamo in maniera permanente: museo e siti archeologici, artigiani e ristoratori di qualità – ha detto Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – Occorre orientare e indirizzare i visitatori alla scoperta di tutte le proposte, anche quelle minori e di nicchia. La visita, il viaggio devono essere occasioni di crescita, educazione, acculturazione, conoscenza dell’altro”, ha chiosato Gerli.