Roma, 13 ago – La crisi non guasta le vacanze di Ferragosto degli italiani. Per il ponte di quattro notti tra il 14 ed il 18 agosto è stato riservato l’87% delle camere disponibili, con punte del 95% per le località balneari. Una prospettiva incoraggiante per le imprese turistiche italiane, che avevano puntato proprio sulla settimana di Ferragosto per recuperare una parte delle difficoltà registrate nei precedenti mesi della stagione estiva. È quanto emerge dall’indagine del Centro studi turistici per Assoturismo Confesercenti sulla saturazione dell’offerta ricettiva nazionale disponibile online per i giorni centrali di agosto, condotta sui principali portali delle agenzie di viaggio online.
Si confermano anche quest’anno, dunque, i buoni risultati registrati nello stesso periodo del 2018, quando il tasso di saturazione si fermò all’88%. Oltre alle località balneari, si registrano risultati positivi anche per le località di lago, con il 92% delle camere prenotate, e per le destinazioni montane, dove i tassi di occupazione media si assestano intorno al 91%. Un buon recupero di prenotazioni si rileva pure per le strutture delle località termali e del benessere che segnano il 71% di saturazione.
Emerge invece un trend di leggera diminuzione per le strutture delle località collinari e rurali (84%) e delle città d’arte (71%). Sono soprattutto le principali città d’arte italiane ad accusare le flessioni più significative da parte della domanda internazionale, anche di circa 10 punti in meno. Tra le regioni, le più prenotate sono la Sardegna, la Liguria e il Trentino-Alto Adige (93% della disponibilità già riservata). A seguire troviamo le Marche e la Puglia con il 92%, mentre la Valle d’Aosta e l’Abruzzo segnano il 90% di saturazione.
“Complici le chiusure di gran parte delle attività produttive, agosto resta il mese dove si concentrano le vacanze degli italiani – commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. In generale, questo mese stimiamo di aver raggiunto 83 milioni di presenze nelle strutture ricettive, pari ad oltre il 40% dell’intero trimestre estivo. Una remuntada della domanda turistica interna positiva, anche se è difficile recuperare completamente la stagione dopo il rallentamento di giugno e luglio. Preoccupa l’indebolimento della domanda straniera per le nostre città d’arte, è un fenomeno da monitorare”.