Roma, 14 ago – Nuovo record del debito pubblico a giugno quando il debito delle amministrazioni è aumentato di 21,5 miliardi rispetto al mese precedente a 2.386,2 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia nella sua pubblicazione statistica “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”.
L’incremento, spiega Bankitalia, “riflette l’aumento di 20,5 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (a 67,7 miliardi; erano pari a 48,4 miliardi a giugno 2018) e l’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio che hanno aumentato il debito di 1,0 miliardi”.
In particolare, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 22,6 miliardi, quello delle Amministrazioni locali si è invece ridotto di 1,1 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
Bankitalia ha diffuso anche i dati sulle entrate tributarie che nei primi sei mesi del 2019 si sono attestate a 189,3 miliardi di euro, in aumento dell’1,2 per cento (2,2 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2018.
A giugno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 32,7 miliardi, in aumento del 2,4 per cento (0,8 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2018.
“Al netto di alcune disomogeneità contabili – sottolinea
Bankitalia – si può stimare che la dinamica delle entrate
tributarie sia stata più favorevole”.