Bologna, 14 ago – Con una foto a tutta pagina che lo ritrae a bordo di un’auto da corsa, la Ferrari di Maranello ricorda i 31 anni dalla morte del suo fondatore Enzo. “Il management e tutti i dipendenti della Ferrari – hanno scritto in un necrologio sulle pagine dei quotidiani locali – ricordano il fondatore Enzo Ferrari rinnovandone l’insegnamento con immutata passione”. Una passione che “continua a far sognare il mondo”. Oggi il Drake, come ribadiscono i social del Cavallino Rampante, “rimane ancora nei nostri cuori”.
E con quel “sogno di essere una Ferrari” si torna indietro di oltre mezzo secolo, al 1947, anno della prima vittoria della Rossa con la 125S: la prima pietra di una storia sportiva senza eguali.
Due anni prima Enzo Ferrari aveva incaricato Gioachino Colombo di progettare una macchina del tutto innovativa con lo scopo – più volte dichiarato – di battere le Alfa Romeo che il Drake conosceva bene, visti i trascorsi con la casa milanese, quando, prima come pilota e poi come capo in pista, aveva raccolto tanti successi negli anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale.
Enzo aveva una dedizione unica per l’azienda e per il lavoro. Amava lavorare, non ha mai fatto ferie e in particolare odiava il Ferragosto, come ricordano da Maranello. Ed è proprio alla vigilia del 15 agosto 1988 che il fondatore della casa automobilistica morì a 90 anni e 178 giorni.
Il novantesimo compleanno fu uno degli ultimi eventi pubblici (un pranzo con circa 1.700 persone apparecchiato nelle linee di produzione di Maranello) a cui Enzo partecipò, prima di un blocco renale che lo costrinse per lunghi giorni nella sua casa di Modena in dialisi. Non poté essere presente neanche alla visita di Papa Giovanni Paolo II a Modena e non riuscì ad accompagnarlo in tour nella fabbrica; gli ultimi Gran Premi di F1 li seguì dal letto di casa.
Alle 7 del mattino del 14 agosto si spense. Per volontà dello stesso fondatore, la notizia della morte venne resa nota solo il giorno seguente, dopo le 8, quando ormai le esequie erano avvenute con la partecipazione di un numero molto ristretto di persone, elencate personalmente da Ferrari su una lista scritta a mano.