Roma, 20 ago – Il lancio di un missile Usa di media portata rischia di far ripartire la corsa agli armamenti. L’ha affermato oggi la Cina. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Geng Shuang ha avvertito che il test missilistico effettuato al largo della California avrà “gravi conseguenze” per la sicurezza.
Gli Usa hanno denunciato quest’anno il trattato INF-Intermediate Range Nuclear Forces) per la distruzione dei missili nucleari a medio raggio venne firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, e definito all’epoca come un accordo storico.
Se infatti i precedenti trattati Salt I e Salt II avevano di fatto congelato gli arsenali di missili balistici delle due superpotenze, l’INF prevedeva per la prima volta l’effettiva distruzione di missili e testate.
Inoltre, il trattato prevedeva la possibilità di reciproche ispezioni per la verifica della distruzione delle testate: ben 2.291 missili entro il 1991, quasi tutti quelli di media gittata (fra 500 e 5.500 chilometri) e il 4% del totale degli arsenali nucleari.
L’INF mise di fatto fine ad una mini-corsa agli armamenti scatenata dal dispiegamento sovietico dei missili SS-20, in grado di colpire le capitali europee; la Nato rispose con i Pershing IA e II. La “crisi degli Euromissili” portò a un’ondata di manifestazioni pacifiste in tutta Europa.