Roma, 20 ago – Il Parlamento europeo ha approvato nuove regole sul lavoro flessibile per venire incontro alle esigenze delle famiglie. Condizioni di lavoro più flessibili e congedi per i lavoratori con figli o i responsabili dell’assistenza di familiari rappresentano un ulteriore passo avanti verso un’Europa più sociale perché nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra lavoro e famiglia.

Le donne sono particolarmente svantaggiate perché ancora troppo spesso grava su di loro la responsabilità di prendersi cura di figli e altri familiari. È evidente anche dai tassi di occupazione: 66,5% di occupazione femminile nel 2017, circa 12 punti percentuali in meno rispetto agli uomini.

Le donne svolgono spesso incarichi part-time e si trovano a gestire interruzioni di carriera proprio per prendersi cura di figli o altri famigliari, tutti elementi che mantengono intatte le diseguaglianze di genere per quanto riguarda opportunità lavorative, stipendi e pensioni.

Si propone l’introduzione di un congedo di paternità retribuito della durata di almeno 10 giorni destinato al padre o alla figura famigliare equivalente dopo la nascita di un figlio, retribuita almeno come un giorno di permesso per malattia. Inoltre, viene previsto il diritto individuale di minimo 4 mesi di congedo parentale, di cui i primi due mesi sono retribuiti e non trasferibili da un genitore all’altro. L’importo della retribuzione prevista per il periodo non trasferibile deve essere deciso singolarmente dagli stati membri.

Le nuove regole stabiliscono anche il diritto a cinque giorni lavorativi all’anno di permesso per coloro che devono assistere familiari a carico o gravemente malati. Le norme rafforzano inoltre i diritti dei genitori che lavorano, con figli di almeno otto anni, e ai lavoratori che prestano assistenza ai familiari a carico o gravemente malati di poter richiedere modalità di lavoro flessibili, come turni di lavoro flessibili o con orari ridotti.

Gli stati membri hanno tre anni di tempo per integrare le nuove regole nella propria legislazione.