Milano, 22 ago – Rispetto ai 1.000 miliardi del novembre 2014, il volume dei crediti deteriorati detenuti dalle banche europee alla fine di marzo 2019 si è quasi dimezzato scendendo a 587 miliardi di euro, con un Npl ratio pari al 3,7%. Lo rende noto la Bce, evidenziando tuttavia come “nonostante i recenti progressi, consideri di massima importanza una ulteriore loro riduzione per risolvere il problema in tempi rapidi finchè le condizioni economiche sono ancora favorevoli”.
La Bce ha, inoltre, rivisto le proprie aspettative di vigilanza sugli accantonamenti prudenziali per le nuove esposizioni deteriorate (Npe) delle banche, delineate nell’Addendum alla guidance per le banche sui crediti deteriorati, adeguandosi così al nuovo regolamento Ue che delinea la disciplina del “primo pilastro” per il trattamento degli Npe. Il nuovo regolamento, che è entrato in vigore lo scorso 26 aprile, integra le norme prudenziali vigenti e impone una deduzione dai fondi propri per le esposizioni deteriorate non sufficientemente coperte da accantonamenti o altre rettifiche.