Roma, 20 ago – Nella mattinata di ieri, lunedì 19 agosto, alle 7,30 ha riaperto il “Circol”, l’unico e solo bar di Vallo Torinese, paese all’inizio delle Valli di Lanzo. Sulla piazza (l’unica di Vallo), era rimasto chiuso da inizio luglio per i lavori di ammodernamento dei nuovi gestori che hanno vinto il bando del Comune di Vallo. Siamo nel “Centro servizi comunale” e la gestione è affidata dal Comune proprietaria dell’immobile dove si trovano anche ufficio postale, ambulatorio medico (con una nuova giovane dottoressa da inizio agosto), sede delle associazioni. La riapertura di un bar – l’unico bar-ristorante di un paese – è una notizia, in un’Italia che ha 200 Comuni desertificati commercialmente e altri 500 a rischio, con meno di tre attività economiche.
I nuovi gestori, Silvia e Sergio Bergero, sono giovani e sono di Vallo, impegnati da sempre nel sistema associativo, conoscono benissimo la realtà del paese che vivrà domenica 25 agosto la sua patronale, San Secondo. Hanno mollato tutto, lasciato i precedenti lavori e scelto il bar, il Circol. Conoscono quanto la scommessa sia affascinante e sfidante. Un bar di paese, l’unico del paese, richiede che il paese sia un paese. Che ci credano tutti in quel bar e che riconoscano in quel luogo, in quel bar, un punto di riferimento. I bar dei paesi non sono i bar dei quartieri urbani e delle città. I bar dei paesi, nei piccoli Comuni, di fatto sono il paese. Luogo crocevia di storie, necessità, obiettivi. Interpretare questo luogo è la sfida. Dargli cioè la capacità di accoglienza e di dialogo, di scambio di idee, di svago e di relax. E poi, ovviamente, i gestori devono anche guadagnarci, perché la sfida è prima di tutto una scommessa imprenditoriale. La giornata scandita dagli ingressi è da costruire. Caffè al mattino, pranzo con panini e qualche piatto, tanti aperitivi e birra per il dopo cena. Ci saranno eventi, interazione con le associazioni (non sarà difficile: Sergio è anche presidente della Pro Loco di Vallo e Silvia è una colonna della Filarmonica e dell’oratorio), affetto per chi entra sia giovane, famiglia, anziano.
Come in tutti i bar del paese, al Circol al pomeriggio si gioca a carte. Due, tre, quattro tavoli con giocatori e annessi spettatori. Ma come invece solo a Vallo, il Circol è anche il fornitore ufficiale del pranzo per i bambini della scuola elementare intitolata ad Eugenio Airaudi. Da tanti decenni è così e in pochi altri paesi succede. Costruire un legame con i bambini e le famiglie è anche la chiave per generare nuovi clienti e amicizie.
Stamani, alla “familiare inaugurazione”, c’erano il Sindaco Alberto Colombatto e il parroco, monsignor Vincenzo Chiarle. Insieme a “benedire” idealmente quel pezzo di paese che torna a vivere. “Ringrazio i precedenti gestori e faccio gli auguri ai nuovi – commenta il primo cittadino Colombatto – Hanno vinto il bando del Comune con un buon progetto che auspico possano attuare dando colore, vitalità, passione al Circol, unico bar di Vallo. Genererà coesione nella comunità. Ci credo e tutti dobbiamo crederci”.
Generare fiducia, far crescere il “Luogo”, costruire eventi, far entrare il paese. Anche qui vive la regola “Compra in valle, la Montagna vivrà”, sancita dal quadro regalato ai nuovi gestori dal Presidente nazionale Uncem, vallese, Marco Bussone, secondo quanto si legge in un comunicato. “Luoghi contro i non luoghi – sottolinea Bussone – Così sfidiamo spopolamento, desertificazione e soprattutto spaesamento. Questi per la Treccani è ‘senso di smarrimento e di estraneità, provato da chi si trova in un luogo o in un ambiente nuovo e sconosciuto’. È insidioso, anche a Vallo. Sono certo che non sarà così al Circol”. Non sarà così per la comunità di Vallo e per i tanti amici che varcheranno la soglia del bar in piazza. E troveranno un pezzo di paese ad accoglierli.
Vallo Torinese: 2 giovani scommettono su futuro e riaprono unico bar
Nella piazza comunale Silvia e Sergio Bergero inaugurano il "Circol"