Milano, 23 ago – Nei primi sei mesi del 2019 gli investimenti immobiliari corporate (non residenziali) hanno fatto registrare in Italia transazioni per 4,9 miliardi di euro, in crescita del 54,5% rispetto al dato del primo semestre 2018. Secondo l’ultimo report Prelios Group Market Research sugli investimenti immobiliari corporate, il mercato di Milano ha confermato la fase di espansione registrando un volume di investimenti pari a 1,6 miliardi, in aumento del 38,9%. Il principale driver della crescita immobiliare del capoluogo lombardo è stato il settore direzionale (uffici) che ha totalizzato transazioni per 1,2 miliardi (+75%). A fine giugno 2019 l’ammontare degli investimenti esteri sul capoluogo lombardo stato di oltre 1,3 miliardi, pari all’82,4% del volume complessivo investito, con capitali provenienti principalmente dagli Stati Uniti, dalla Germania e dall’Asia.
A livello nazionale, dal punto di vista dei settori di investimento nell’immobiliare non residenziale, la prima metà dell’anno si è chiusa con il settore direzionale che ha totalizzato 1,8 miliardi di investimenti, +85,3% rispetto a un anno fa. Il mercato del retail ha invece continuato a mostrare segnali di debolezza: le aree commerciali hanno registrato investimenti per 500 milioni, in contrazione del 59,9% rispetto al primo semestre 2018; mentre il mercato della logistica ha registrato transazioni per circa 325 milioni, in flessione rispetto ai 400 milioni di un anno fa. Importanti segnali di crescita sono arrivati dal settore alberghiero, che ha consuntivato una forte crescita nel secondo trimestre 2019 registrando 1,5 miliardi di euro di transazioni.
A livello territoriale, il Nord Ovest si conferma la macro area con il maggior numero di deal per un totale di quasi 2 miliardi, seguita dal Centro Italia con oltre 900 milioni, mentre le aree del Nord-Est e del Sud e Isole d’Italia hanno complessivamente registrato investimenti per 600 milioni. Da gennaio a giugno 2019 il totale degli investimenti di matrice estera è stato di 3,8 miliardi, pari al 77,9% del valore transato complessivo (in crescita rispetto al 75,8% del primo semestre 2018). Il peso degli investitori esteri è ulteriormente aumentato nel secondo trimestre 2019 raggiungendo la percentuale dell’80,2%, rispetto al 72,5% registrato nel primo trimestre dell’anno. Gli investitori statunitensi hanno confermato ancora una volta il proprio peso nell’economia immobiliare italiana, seguiti da investitori asiatici e del Medio Oriente.