Roma, 21 ago – L’innovazione digitale sta rivoluzionando il sistema finanziario e assicurativo italiano. Continua a crescere l’utilizzo di servizi Fintech and Insurtech: in Italia sono ormai 11 milioni gli utenti che ne hanno provato almeno uno, pari al 25% della popolazione italiana fra i 18 e i 74 anni, in forte crescita rispetto a quanto registrato un anno fa (+54%), quando la percentuale si attestava sul 16%. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dall’Osservatorio Fintech & Insurtech con Nielsen Italia.
Gli utenti internet utilizzano principalmente Mobile Payment (16%), servizi per gestire il proprio budget personale o familiare (15%) o per trasferimenti istantanei di denaro tra privati (12%). Tutti i servizi Fintech & Insurtech sono molto apprezzati, ad esempio: la possibilità di gestire i sinistri da smartphone (voto medio 9,6 su 10), l’attivazione di assicurazione istantanee (8,9) e l’accesso a un finanziamento da smartphone o pc (8,9).
Oltre metà delle pmi italiane (il 55%) interagisce già con gli istituti finanziari tramite un’app per smartphone, il 92% lo fa tramite pc. Le pmi acquistano però coperture assicurative ancora prevalentemente con modalità tradizionali: solo il 15% delle piccole aziende ha comprato una copertura online in totale autonomia, ma l’80% potrebbe già gestire tutti i servizi assicurativi di base con sistemi digitali. In media solo il 5% delle pmi ha già utilizzato metodi di finanziamento alternativi come Minibond, P2P lending, Crowdfunding, soluzioni di Supply Chain Finance.
Nel 2018 si contano 1.210 startup Fintech & Insurtech a livello globale con almeno 1 milione di dollari di finanziamento, in forte aumento (+66%) rispetto a due anni fa, capaci di raccogliere 43,7 miliardi di dollari, contro i 25,7 del 2017 (+70%), e con le startup cinesi, indiane e australiane che crescono rispettivamente del 233%, del 184% e del 227% nella raccolta di investimenti (contro un -11% delle statunitensi). Un numero importante e sempre maggiore di start up (24%) ha come obiettivo la collaborazione con banche e assicurazioni.
E se gli utenti italiani affiderebbero principalmente a banche e operatori postali i loro risparmi (65% e 56%), cresce chi si affiderebbe alle start up (12%), dove sono già oltre 140 i Robo Advisor censiti a livello mondiale, piattaforme di investimento automatizzate che quest’ultimo anno però danno maggiore rilevanza alla presenza umana.