Roma, 2 set – Anche quando vi è un calo delle tariffe o una riduzione dei consumi, in Italia si paga di più. Considerando l’intero 2019, secondo una proiezione di Solar Power Network (www.solarpowernetwork.ca), la spesa per l’energia per la famiglia italiana tipo registrerà un incremento del 13,5% per l’elettricità e del 10,5% per il gas naturale.

“Il fatto è che in Italia oltre alle materie prime si continuano a pagare elevati ‘oneri di sistema’ ed altri servizi accessori, anche per case vuote ed impianti non utilizzati”, spiega l’ingegner Peter Goodman, Presidente e Ceo di Solar Power Network, la multinazionale canadese che, dal Canada agli Stati Uniti passando per il Giappone e per l’Australi,a ha già cambiato il mercato del fotovoltaico in tutto il mondo e si appresta ora a cambiarlo anche in Italia.

“Insomma una batosta, sempre e comunque”, aggiunge Giorgio Mottironi, senior partner di BAngel che per Solar Power Network svolge un ruolo di supporto all’analisi di mercato e sviluppo della strategia e che sta posizionando l’azienda ricordando che per loro ‘Solar is a mission’ e che questo loro approccio li ha portati ad acquisire un know-how che permette di realizzare impianti a maggiori prestazioni basati su un design unico che ad oggi ha permesso di produrre in media il 120% in più rispetto agli altri competitor.

Le fatture restano pesantissime. Per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo italiana nell’anno in corso sarà di 650 euro, con una variazione del +13,5% rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia-tipo per la bolletta del gas sarà di circa 800 euro, con una variazione del +10,5% rispetto al 2018. In altri termini, la spesa annuale per la famiglia tipo sale di circa 34 euro per la luce e di circa 62 euro per il gas.

Come mai ancora tutti questi rincari? “Il principale motivo dipende da un’eccezionale situazione di tensione nei mercati energetici in Europa, determinata dalle sostenute quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e dalla crescita senza precedenti del prezzo dei permessi di emissione di anidride carbonica ovvero dei titoli che i produttori di energia elettrica devono acquistare per compensare la loro CO2 immessa nell’atmosfera. Ed i prezzi sui mercati a termine per il quarto trimestre non danno segnali di inversione dell’attuale tendenza al rialzo”, risponde il Presidente e Ceo di Solar Power Network.

Oggi l’energia prodotti da fonti non rinnovabili, altamente inquinanti, non conviene più, e rappresenta solo un fattore di stress per la vita quotidiana, di persone ed aziende che fanno difficoltà a programmare il futuro se non considerandone ineluttabili aumenti.

A livello delle imprese, invece, ottima performance del nostro Paese che però, secondo gli analisti di Solar Power Network (SPN), dovrà ancora continuare a investire molto sulle energie rinnovabili. “Il che non implica solo ridurre i costi e quindi una maggiore competitività delle imprese, ma anche rilanciare l’intera economia nazionale”, puntualizza l’ingegner Goodman.

Senza dimenticare che le energie rinnovabili sono anche fondamentali sul piano ambientale per la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra e la lotta ai cambiamenti climatici. “Oggi il solare è davvero la soluzione più rapida ed efficace per abbracciare un percorso di transizione verso un sistema produttivo più sostenibile. La sua presenza è in grado di attivare ovunque atteggiamenti più virtuosi e consapevoli e può rappresentare il primo passo per trasformare le comunità. Per le aziende è quindi una scelta tangibile che da un forte segnale al territorio”, dichiara Giorgio Mottironi, senior partner di BAngel.

Il modello di business Solar Power Network (SPN) è quello di realizzare gli impianti fotovoltaici per “autoconsumo” con una formula che consente al cliente di veder realizzato gratuitamente l’impianto sulla base delle proprie esigenze energetiche elettriche, e sulle possibili future, attraverso l’acquisto mensile dell’energia prodotta dall’impianto, ad un prezzo più basso di almeno il 20% di quello dalla rete elettrica nazionale. A questo si aggiunge la capacità di creare per le aziende, in particolare quelle “multi sito”, dotate di spazi e che hanno magari saturato la capacità di autoconsumo in loco, delle centrali solari che permettano di alimentare in modo virtuale altre sedi, oppure addirittura altre realtà, attraverso degli accordi di acquisto a lungo termine dell’energia prodotta, a prezzi calmierati.

“Stiamo concretamente realizzando per le aziende il sogno di potersi approvvigionare per il 100% di energia elettrica da fonti green e rinnovabili creando reti virtuali di produttori e consumatori, tra chi può e vuole produrre energia solare e chi invece la vuole senza doversi misurare con il mercato generalista”, dichiara Goodman.

Giorgio Mottironi afferma inoltre che “il solare diverrà ben presto anche un’opportunità di profitto visti i suoi più bassi costi di produzione dell’energia rispetto a tutte le altre fonti, anche rinnovabili, e viste le tecnologie oggi a disposizione per il suo dispacciamento virtuale, e potrebbe portare ad una rivalutazione anche dei grandi immobili e del loro ruolo, settore oggi in grande crisi”.

Dieci anni di contratto per godere immediatamente dei benefici della scelta del solare e poi il cliente può decidere di riscattare l’impianto, pagando il 20% del suo valore iniziale, o di proseguire nell’acquisto dell’energia per altri 5 anni ed ottenere così dopo tale periodo la piena proprietà dell’impianto senza pagare alcunché.