Roma, 28 ago – Offerta di moneta in accelerazione, credito ai residenti dell’Eurozona in frenata, secondo le ultime statistiche della Banca Centrale Europea.

Il tasso di crescita annuale dell’aggregato monetario ampio M3 è aumentato al 5,2% a luglio 2019 dal 4,5% di giugno, con una media del 4,8% nei tre mesi fino a luglio. I componenti di M3 hanno mostrato i seguenti sviluppi. Il tasso di crescita annuale dell’aggregato M1 più stretto, che comprende la valuta in circolazione e i depositi overnight, è aumentato al 7,8% a luglio dal 7,2% di giugno. Il tasso di crescita annuale dei depositi a breve termine diversi dai depositi overnight (M2-M1) è aumentato allo 0,1% a luglio dal -0,1% di giugno. Il tasso di crescita annuale degli strumenti negoziabili (M3-M2) è stato dell’1,2% a luglio, rispetto al -4,7% di giugno.

Considerando i singoli contributi delle componenti al tasso di crescita annuale di M3, l’aggregato M1 più ristretto ha contribuito con 5,2 punti percentuali (rispetto a 4,8 punti percentuali di giugno), i depositi a breve termine diversi dai depositi overnight (M2-M1) hanno contribuito con 0,0 punti percentuali ( come nel mese precedente) e gli strumenti negoziabili (M3-M2) hanno contribuito a -0,1 punti percentuali (rispetto a -0,3 punti percentuali).

Dal punto di vista dei settori di detenzione dei depositi in M3, il tasso di crescita annuale dei depositi detenuti dalle famiglie è aumentato al 6,1% a luglio dal 5,8% a giugno, mentre il tasso di crescita annuale dei depositi collocati da società non finanziarie è aumentato al 7,0% a luglio dal 5,7% di giugno. Infine, il tasso di crescita annuale dei depositi collocati da società finanziarie non monetarie (escluse le società assicurative e i fondi pensione) è stato del -0,2% a luglio, rispetto al -0,9% di giugno.

A seguito delle variazioni delle voci dello stato patrimoniale consolidato delle istituzioni finanziarie monetarie (IFM) diverso da M3 (controparti di M3), il tasso di crescita annuale di M3 a luglio 2019 può essere ripartito come segue: contributo al settore privato 3,2 punti percentuali (in calo rispetto a 3,3 punti percentuali in giugno), le attività nette esterne hanno contribuito con 2,9 punti percentuali (in aumento da 2,4 punti percentuali), il credito alle amministrazioni pubbliche ha contribuito con -0,2 punti percentuali (in calo da -0,1 punti percentuali), a lungo termine le passività hanno contribuito con -1,1 punti percentuali (rispetto a -1,2 punti percentuali) e le restanti controparti di M3 hanno contribuito con 0,3 punti percentuali (rispetto a 0,0 punti percentuali).

Per quanto riguarda le dinamiche del credito, il tasso di crescita annuale del credito totale ai residenti nell’area dell’euro è sceso al 2,0% a luglio 2019 dal 2,2% del mese precedente. Il tasso di crescita annuale del credito alle amministrazioni pubbliche è stato del -0,5% a luglio, rispetto al -0,2% a giugno, mentre il tasso di crescita annuale del credito al settore privato è sceso al 2,9% a luglio dal 3,1% a giugno.

Il tasso di crescita annuale dei prestiti depurati al settore privato (vale a dire depurati dalle vendite di prestiti, dalle cartolarizzazioni e dal cash pooling nozionale) si è attestato al 3,6% a luglio, rispetto al 3,5% a giugno. Tra i settori debitori, il tasso di crescita annuale dei prestiti depurati alle famiglie si è attestato al 3,4% a luglio, rispetto al 3,3% a giugno, mentre il tasso di crescita annuale dei prestiti adeguati alle società non finanziarie si è attestato al 3,9% a luglio, invariato da il mese precedente.