Roma, 6 set – L’economia italiana rimane caratterizzata dal proseguimento di una fase di stagnazione: nel secondo trimestre il Pil si è mantenuto sugli stessi livelli dei tre mesi precedenti. E’ quanto rileva l’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana ad agosto 2019, sottolineando che il recente peggioramento e l’elevata instabilità del quadro congiunturale si sono riflessi sull’andamento dell’indicatore anticipatore che ha segnato un’ampia flessione suggerendo il proseguimento della fase di debolezza dei livelli di attività economica.
A penalizzare ulteriormente la congiuntura economica mondiale, afferma l’Istat, le turbolenze geopolitiche dovute in buona parte all’evoluzione incerta degli accordi commerciali internazionali e all’aumento dei rischi di ‘hard Brexit’.
La debolezza dei ritmi produttivi, prosegue l’Istituto di statistica, si è riflessa anche sul mercato del lavoro, determinando l’interruzione della crescita delle unità di lavoro e delle ore lavorate che aveva caratterizzato i mesi precedenti. L’inflazione al consumo ha mostrato una lieve ripresa, rimanendo comunque su livelli contenuti. Il divario inflazionistico a favore dell’Italia rispetto ai paesi dell’euro si è ristretto leggermente.
Ad agosto, l’indice del clima di fiducia ha evidenziato un deterioramento sia per i consumatori sia per le imprese. Il recente peggioramento e l’elevata instabilità del quadro congiunturale si sono riflessi sull’andamento dell’indicatore anticipatore che ha segnato un’ampia flessione suggerendo il proseguimento della fase di debolezza dei livelli di attività economica.