Roma, 9 set – Nuovi segnali di moderazione dalle economie avanzate, secondo i risultati di luglio del superindice dell’Ocse. Il Composite leading indicators (Clis) relativo a tutta l’area Ocse ha segnato un calo dello 0,07 per cento rispetto al mese precedente, mentre la variazione su base annua si è attestata al meno 1,24 per cento.
Con un comunicato, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico afferma che l’indagine segnala un proseguimento dell’attenuazione della dinamica di crescita negli Usa e sull’insieme dell’area euro. In special modo in Germania, su cui si è registrato il calo mensile più forte del Clis, pari al meno 0,23 per cento assieme a un meno 2,18 per cento su base annua.
Sull’Italia l’Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, vede segnali di possibile stabilizzazione della dinamica di crescita con un meno 0,04 per cento su mese e un meno 1,26 per cento annuo. Sull’insieme dell’area euro il superindice ha segnato meno 0,12 per cento su mese e meno 1,45 per cento su anno, sulla Francia più 0,01 per cento su mese e meno 0,83 per cento su anno.
Negativi anche i valori sugli Usa, con un meno 0,20 per cento mensile del Clis e un meno 1,93 per cento su base annua. Sulla Gran Bretagna, su cui secondo l’Ocse il principale fattore di incertezza resta la Brexit, l’indicatore ha invece segnato un più 0,1 per cento su mese e un meno 1,06 per cento annuo.
Guardando infine alle grandi economie emergenti, che non fanno parte dell’Ocse ma vengono monitorate in ragione della loro rilevanza, l’Ocse segnala prospettive di stabilità su Cina, Russia e Brasile ma segnali di rallentamento sull’India.