Roma, 11 set – Nel secondo trimestre 2019 si stima una crescita congiunturale delle esportazioni per il Centro (+5%) e per il Sud e Isole (+4%), mentre sia il Nordest sia il Nordovest registrano una lieve diminuzione delle vendite (-0,6% e -0,4% rispettivamente). Lo ha reso noto l’Istat.

Nel periodo gennaio-giugno 2019, si rileva un sostenuto incremento tendenziale delle vendite sui mercati esteri per il Centro (+17,4%), molto più contenuto per il Sud (+2,5%) e il Nordest (+1,5%), mentre il Nordovest mostra una contenuta diminuzione (-1,1%) e le Isole una marcata contrazione dell’export (-11,9%).

Nei primi sei mesi dell’anno, tra le regioni più dinamiche all’export su base annua, si segnalano Lazio (+26,9%), Molise (+24,6%), Toscana (+17,9%), Campania (+10,4%) e Puglia (+10,1%). Diversamente, si registrano ampi segnali negativi per Calabria (-22,0%), Basilicata (-19,5%) e Sicilia (-17,3%). Nel primo semestre 2019 le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio e di articoli in pelle, escluso l’abbigliamento dalla Toscana, contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export nazionale per 1,7 punti percentuali. Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di Firenze, Latina, Bologna Frosinone, Milano e Arezzo.

“Nel secondo trimestre 2019 – è il commento dell’Istat – prosegue la sostenuta espansione dell’export per le regioni del Centro, sia in termini congiunturali sia tendenziali. Questa positiva dinamica si traduce in una rilevante crescita tendenziale delle regioni del Centro nel primo semestre 2019 trainata principalmente dalle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici, di prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti”.