Roma, 13 set – L’euro continua a rafforzarsi sul mercato dei cambi, a dispetto del pacchetto di misure espansive varato ieri dalla Bce. Nel pomeriggio la valuta condivisa si attesta a 1,1086 dollari, dopo un picco di seduta a 1,1110, sui massimi da oltre due settimane.
Ieri l’istituzione monetaria, che fino a tutto ottobre sarà guidata da Mario Draghi, al quale subentrerà da novembre Christine Lagarde, ha varato una serie di provvedimenti volti a sostenere l’economia e in questo modo a favorire la normalizzazione dell’inflazione. Tra questi in particolare ha anche riavviato gli acquisti di titoli di stato, il Quantitative easing al ritmo di 20 miliardi di euro al mese.
Inizialmente l’euro aveva reagito con netti ribassi, finendo sotto quota 1,10 dollari, ma poi aveva cambiato rotta. Sui Titoli di Stato italiani invece l’effetto calmierante dei provvedimenti ha tenuto e oggi ha avuto ulteriori sviluppi. I rendimenti dei Btp decennali si attenuano allo 0,86 per cento e lo spread, il differenziale rispetto ai tassi retributivi dei Bund tedeschi equivalenti cala a 134 punti base.