Roma, 16 set – Per le attività finanziarie delle famiglie l’Italia è sesta in Europa in rapporto al Pil, ma terz’ultima per il tasso di crescita negli ultimi 10 anni. Lo rileva un’analisi del centro studi ImpresaLavoro sulla base di dati Eurostat. Dopo un periodo di stagnazione, “le attività finanziarie delle famiglie italiane (depositi, investimenti in titoli, azioni e obbligazioni) hanno finalmente recuperato e superato il livello che avevano nel 2008, alla vigilia della grande crisi economica”.
Negli ultimi dieci anni “sono cresciute del 16% (passando da 3.677 a 4.270 miliardi di euro), per un valore complessivo che ci colloca al terz’ultimo posto in Europa. Se rapportate invece al nostro Pil, segnano uno dei valori più alti d’Europa (249%), collocando l’Italia al sesto posto della graduatoria”.
Confrontando i dati delle attività finanziarie delle famiglie italiane “con quelle negli altri paesi europei si nota come negli ultimi 10 anni soltanto a Cipro ci sia stata una crescita percentuale inferiore alla nostra (+4%). In Grecia, invece, la ricchezza finanziaria delle famiglie è tuttora inferiore al periodo pre-crisi: -13% (ovvero -37,7 miliardi). Sempre dal 2008 al 2018, le famiglie di alcuni paesi dell’Europa dell’Est hanno invece raddoppiato i volumi della loro ricchezza (in Bulgaria +133% e in Polonia +112%) mentre quelle residenti in economie più mature hanno aumenti netti inferiori ma comunque considerevoli”.
Rispetto a dieci anni fa “le famiglie britanniche sono più ricche di 3.071 miliardi (+68%), quelle francesi di 1.838 miliardi (+51%) e quelle tedesche di 1.840 miliardi (+44%). L’aumento in termini relativi risulta molto rilevante anche in alcuni paesi del Nord Europa come Svezia (+120%, pari a +739 miliardi) e Danimarca (+72%, ovvero +370 miliardi)”.
La classifica però “cambia notevolmente se prendiamo in considerazione il rapporto tra le attività finanziarie delle famiglie e il Pil del loro Paese. In questo caso l’Italia si colloca al sesto posto, con un dato pari al 249%: uno dei valori più alti d’Europa, inferiore solamente a quelli rilevati in Regno Unito (322%), Paesi Bassi (321%), Danimarca (297%), Svezia (+291%) e Belgio (288%)”.
Le famiglie italiane, in rapporto al reddito nazionale, “possiedono quindi più attività finanziarie della Francia (237%) e della Germania (185%). Molto più bassi sono invece i valori dei paesi dell’Est Europa, la maggior parte dei quali riporta un dato inferiore al 120% come Repubblica Ceca (116%), Polonia (98%), Slovacchia (83%) e Romania (66%)”.