Milano, 16 set – Un taglio da oltre 37 miliardi alla sanità pubblica italiana nell’ultimo decennio da parte di tutti i governi che hanno attinto alla spesa sanitaria per esigenze di finanza pubblica. Secondo il report della Fondazione Gimbe, negli ultimi 10 anni il finanziamento pubblico alla sanità è stato decurtato di oltre 37 miliardi, di cui circa 25 miliardi nel 2010-2015 per tagli conseguenti a varie manovre finanziarie e oltre 12 miliardi nel 2015-2019, quando alla sanità sono state destinate meno risorse di quelle programmate per esigenze di finanza pubblica. In termini assoluti il finanziamento pubblico in 10 anni è aumentato di 8,8 miliardi, crescendo in media dello 0,9% annuo, tasso inferiore a quello dell’inflazione media annua (1,07%).
Dal report emerge l’imponenza del definanziamento pubblico 2010-2019, visto che tutti i Governi per fronteggiare le emergenze finanziarie del Paese hanno ridotto la spesa sanitaria, di fatto il capitolo di spesa pubblica più facilmente aggredibile. “Nell’ultimo decennio – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – tutti i Governi hanno contribuito a sgretolare il Servizio Sanitario Nazionale, la maestosa opera pubblica costruita per tutelare la salute delle persone”.