Roma, 17 set – Il ripristino di redditività delle banche richiede una azione combinata degli stessi istituti – che devono puntare su efficienza e innovazione – e delle autorità che devono “mettere in campo una strategia a più livelli”. Lo ha affermato Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza della Bce, nel corso di una presentazione al Forum Analysis a Milano.
No invece a frenate o “annacquamenti” delle riforme effettuate negli anni scorsi sulle regole bancarie. “Il solo risultato – ha avvertito il vigilante – sarebbe quello di rendere le banche dell’Ue più deboli quando scoppierà la prossima recessione”.
Riforme e risanamenti grazie a cui il settore bancario europeo “è diventato più forte”, mentre le riparazioni dei danni post-crisi “sono ormai alle battute finali”. Persiste tuttavia il cronico problema del basso livelli di profitti nel settore, che Enria ha definito “una sindrome da redditività”.
“Per ripristinare la propria redditività – ha proseguito, nel corso di un incontro che si è svolto a porte chiuse ma sui cui la Bce ha diffuso le slide – le banche dovrebbero piuttosto concentrare gli sforzi sull’efficienza in termini di costi, riorientando i propri modelli imprenditoriali e puntando sulla digitalizzazione”.
Le autorità, invece, dovrebbero “affrontare le questioni strutturali che impediscono di risolvere il problema della capacità in eccesso nel settore e ostacolano gli sforzi di avanzare verso un’unione bancaria con un mercato interno unico autenticamente integrato”. E questa è la strategia a più livelli richiesta.