Milano, 16 set – Nuovo record per il debito pubblico italiano. A luglio, rende noto la Banca d’Italia, il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 23,5 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.409,9 miliardi. L’aumento è dovuto all’incremento di 27,1 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro a 94,8 miliardi (erano pari a 80 miliardi a luglio 2018), che ha più che compensato l’avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche (3,4 mld); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente ridotto il debito di 0,2 miliardi.
Per quanto riguarda la ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 23,7 miliardi e quello delle amministrazioni locali è diminuito di 0,1 miliardi. Il debito degli enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
Sul fronte fiscale, a luglio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 46,5 miliardi, in diminuzione del 5,9% (2,9 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2018. Il calo risente della proroga al 30 settembre delle scadenze dei versamenti in autoliquidazione dei contribuenti soggetti agli Indici sintetici di affidabilità fiscale.