Roma, 18 set – Si conferma l’ulteriore allontanamento dell’inflazione dell’area euro dagli obiettivi della Bce. All’1 per cento su base annua ad agosto, stabile rispetto alla dinamica di luglio, secondo i dati definitivi diffusi da Eurostat, la crescita su base annua dei prezzi al consumo si trova ad un livello che è quasi la metà di quello che corrisponderebbe al target di stabilità dei prezzi dell’istituzione monetaria. Quest’ultimo infatti viene quantificato con una dinamica sul medio termine “inferiore ma vicina al 2 per cento”.

La tendenza si trascina da mesi ed è stata accentuata dall’indebolimento dell’economia. La scorsa settimana questa situazione ha spinto proprio la Bce a varare un ampio pacchetto di stimoli, che include perfino la ripresa del programma di acquisti di titoli di Stato.

Un anno fa l’inflazione media dell’area euro era al 2,1 per cento e l’attuale debolezza non risparmia la dinamica inflattiva di fondo, ovvero l’indice al netto delle voci più volatili (energia, alimentari, alcolici e tabacchi), a sua volta procede su livelli sommessi, con un più 0,9 per cento su base annua.

Tra luglio e agosto, sempre secondo Eurostat, in media nell’area euro i prezzi hanno segnato un più 0,1 per cento. In Italia il caro vita ha invece mostrato una lieve accelerazione, ma segnando un più 0,5 per cento dal più 0,3 per cento di luglio. E con una variazione nulla su base mensile.