Roma, 23 set – Thomas Cook ha dichiarato bancarotta, sepolta dai debiti e dopo il fallimento delle trattative per un accordo con i creditori. La società è finita in liquidazione obbligatoria non essendo riuscita a trovare 200 milioni di sterline di liquidità necessarie a garantire la continuità delle sue operazioni.

Oltre 100mila clienti dello storico tour operator, con quasi due secoli di storia, si sono ritrovati bloccati nelle loro destinazioni. Dopo la dichiarazione di fallimento, infatti, tutti loro biglietti e le loro prenotazioni sono stati annullati.

Ad essere danneggiati sono anche il milione di clienti del tour operator che avevano prenotato voli e viaggi per i prossimi mesi. Thomas Cook lascia per strada 21.000 dipendenti di cui circa 9.000 in Gran Bretagna.

Il governo del Regno Unito e l’Autorità per l’Aviazione civile britannica stanno organizzando “il più grande rimpatrio in tempo di pace nella storia del Regno Unito” annuncia il Foreign Office e il ministro degli esteri di Londra Dominic Raab in due diversi tweet.

“E’ un momento di forte preoccupazione per il personale e i clienti di Thomas Cook. Il più grande rimpatrio in tempo di pace nella storia del Regno Unito ora riporterà le persone a casa. Lo staff del Foreign Office nel Regno Unito e all’estero lavora ininterrottamente con l’Autorità per l’aviazione civile britannica e il ministero dei Trasporti per recare aiuto.
Chiunque sia interessato dovrebbe visitare il sito thomascook.caa.co.uk”, ha scritto Raab su Twitter.